Negli ultimi anni la categoria della competenza sta diventando la concreta novità delle progettazioni educative scolastiche, sia per impulso delle recenti riforme (che hanno unanimemente scelto lo sviluppo delle competenze come obiettivo qualificante di una scuola veramente rinnovata), sia su sollecitazione degli organismi europei che hanno insistito in molti documenti su questo tema.In estrema sintesi, ad una scuola concentrata sulla trasmissione di conoscenze, contenuti, nozioni, si vuole sostituire una scuola finalizzata allo sviluppo di autonome competenze intese come capacità di elaborazione personale di quanto appreso in relazione alle situazioni di vita e di lavoro che si possono presentare. È il modello cognitivista che si sostituisce a quello associazionista; è il paradigma personalista che si sostituisce a quello funzionalista. Ma adottare la prospettiva delle competenze non significa escludere del tutto l’attenzione alle necessarie conoscenze e abilità, senza le quali una competenza si fonderebbe sul vuoto. La proposta pedagogico-didattica è dunque quella di trovare l’equilibrio tra le diverse componenti del processo di apprendimento e di crescita personale, per riempire di senso l’azione didattica ed educativa delle scuole.Per valutare la portata di questa svolta sul terreno pedagogico-didattico, il CSSC ha promosso questo seminario di studio centrato su un confronto tra pedagogisti cattolici e tra rappresentanti e operatori delle scuole di ispirazione cristiana, con la speranza di contribuire ad approfondire la conoscenza del tema e di diffondere l’attenzione verso questa prospettiva.
In allegato
Alcuni contributi al seminario
Il volume degli atti del seminario è disponibile presso il Centro Studi per la Scuola Cattolica