La ricerca-azione consente di sperimentare le modalità di presenza e di intervento dei genitori nella prassi scolastica ordinaria.L'attuazione della riforma Moratti nelle scuole dell'infanzia e del primo ciclo richiede una attuazione particolare al ruolo dei genitori nell'elaborazione e realizzazione dell'intero percorso scolastico....Il progetto quindi sembra abbastanza chiaro nelle sue finalità. Non si tratta solamente di consentire una generica presenza cooperativa dei genitori, ma di rendere efficace, nel momento creativo di cultura scolastica, la presenza dei criteri guida della esperienzialità educativa dei genitori in modo che possano coordinarsi con i criteri formativi derivati dalle discipline.
Si tratta insomma di porre in collaborazione educativa e nel momento curricolare la competenza dei soggetti professionali e la testimonianza di vita dei soggetti sociali e questo ai fini di una più completa e complessa razionalità di natura scolastica affidandosi prevalentemente alla inventiva e alla creatività culturale dei docenti, ma anche alla esperienzialità empirica e settoriale dei genitori ripensata e ristrutturata come riflessione critica sulla vita, e alla mediazione pedagogica dei dirigenti.
La ricerca ha verificato la praticabilità del ruolo dei genitori in particolare con riferimento a questo genere di contributi, sul terreno:
1) del POF;
2) del Profilo dello studente;
3) del Contratto formativo;
4) del Piano di studio personalizzato;
5) del Portfolio delle competenze individuali.
La ricerca è stata condotta nel biennio formativo 2004-2005 2005-2006 e il materiale raccolto attraverso dati, opinioni, interpretazioni e valutazioni, offre un quadro ricco e complesso di elementi che permettono una valutazione adeguata dell'iniziativa
Alcune delle scuole partecipanti alla ricerca-azione hanno documentato in maniera abbastanza dettagliata il loro lavoro, aggiungendo elementi specifici che possono costituire un esempio utile per esportare le loro attività o il loro spirito in altri contesti (pur se con i necessari adattamenti). In un ottica del genere questi documenti possono quindi essere considerate "Buone Prassi", cioè testimonianze della praticabilità di un progetto finalizzato a coinvolgere sempre di più i genitori nell'azione educativa della scuola.
Pubblichiamo la documentazione raccolta come possibile modello per ulteriori applicazioni. Il fatto che si tratti non di una ipotesi teorica ma del resoconto di una attività effettivamente svolta può incoraggiare altre scuole a tentare di ripetere la stessa strada o a prendere spunto da queste esperienze per introdurvi i necessari adattamenti.
In allegato
Il progetto
Il Rapporto Intermedio 2004/2005
Il Rapporto Conclusivo 2005/2006
Le Buone Prassi:
Scuola Primaria "Sacro Cuore" - Monselice (PD)
Istituto Comprensivo - Tavernola Bergamsca (BG)
Scuola Primaria "Caterina Cittadini" - Bergamo
Scuola Primaria "Sacra Famiglia" di GMG -Martinengo (BG)