Per il mondo della scuola e dell’educazione il cinquantesimo anniversario della conclusione del Concilio Vaticano II vuol dire soprattutto ricordare la Dichiarazione sull’educazione cristiana Gravissimum Educationis, che venne promulgata il 28 ottobre 1965. A cinquant’anni di distanza è il caso di verificarne l’attualità e rilanciare l’impegno per scuole cattoliche che riescano davvero a «dar vita ad un ambiente comunitario scolastico permeato dello spirito evangelico di libertà e carità» al fine di «coordinare l’insieme della cultura umana con il messaggio della salvezza» (GE, 8).
Nel corso del decennio dedicato dalla Chiesa italiana all’educazione e a poche settimane dal Convegno ecclesiale di Firenze dedicato al nuovo umanesimo – che può essere un tema cruciale per ogni progetto educativo di scuola cattolica – si vuole proporre non una formale celebrazione ma un’occasione per riflettere sulle prospettive aperte dal Concilio in campo educativo e valutarne il messaggio nell’attuale contesto culturale.