La terza fase di attività del CSSC, mostra un'operatività ormai assestata e una presenza qualificata nella vita della scuola cattolica italiana, come si può evincere dalla sintesi offerta dai seguenti punti. È continuato l'approfondimento dell'identità della scuola cattolica attraverso i seminari e le ricerche, ma non si può dire che si sia arrivati a una definizione operativa condivisa, come era nelle intenzioni, anche perché è stata abbandonata l'idea di elaborare uno specifico direttorio sulla scuola cattolica.
La promozione dell'educazione religiosa, che voleva essere un impegno del CSSC come ripensamento dell'offerta curricolare ed extracurricolare e come intervento sulla formazione degli insegnanti di religione, è stata alla fine attribuita all'ufficio nazionale competente e alle Federazioni/Associazioni di scuola cattolica per cui, dopo la realizzazione della ricerca nazionale sull'argomento, il CSSC ha cessato di occuparsi dell'argomento.
Sono state realizzate le indagini nazionali previste sugli insegnanti e sugli allievi, completando così il quadro delle ricerche sui soggetti della comunità educante di scuola cattolica, tema cui è stato dedicato proprio l'ultimo Rapporto del 2008, che costituisce in un certo senso la sintesi unitaria delle ricerche dell'intero decennio, come proprio questo volume documenta. È stata invece per il momento accantonata una investigazione sui gestori di scuola cattolica e sul funzionamento degli uffici diocesani dediti alla scuola cattolica.
L'impegno di raccogliere e sperimentare buone prassi per la realizzazione della corresponsabilità educativa dei genitori è proseguito, ma la mancanza di risorse ha costretto a fermare tale sperimentazione, che avrebbe richiesto una sensibile estensione nel tempo e nel numero di scuole coinvolte per realizzare un radicamento del modello in ambito nazionale.
È continuata la riflessione sull'attuazione degli elementi più significativi della riforma Moratti, specialmente in funzione anticipatrice, attraverso l'organizzazione di seminari di studio. L'avvento del nuovo governo di centro-sinistra ha bloccato di fatto l'attuazione di quella riforma, mentre il Ministero della Pubblica Istruzione ha avviato innovazioni puntuali rispetto alle quali il CSSC ha svolto un limitato lavoro di consulenza alle Federazioni/Associazioni di scuola cattolica e di dialogo critico con il Ministero stesso.
È altresì proseguito, sul piano dello studio e della ricerca, il cammino della scuola cattolica verso il riconoscimento di una effettiva libertà di scelta educativa per tutti, in nome del principio per cui l'esistenza della scuola cattolica corrisponde al riconoscimento di spazi proporzionati a una richiesta delle famiglie che per il bene dei propri figli vogliono quel tipo di scuola. Ne consegue che la scuola cattolica chiede di essere valutata esclusivamente in base alla capacità di rispondere a queste attese.
Riguardo al ripensamento del ruolo, funzioni e composizione del CSSC, in seguito al ritiro dell'UPS dalla convenzione si è proceduto ad allargare la presenza di istituzioni di ricerca nel Comitato Tecnico Scientifico[1], a rafforzare il ruolo di Osservatorio e a potenziare il sito web. È stato inoltre previsto di celebrare nel 2008 il decennale del CSSC attraverso la realizzazione di un convegno e la preparazione di una pubblicazione, il presente volume, che operi un bilancio delle iniziative del CSSC e cerchi di delineare un programma di lungo termine del CSSC.
Nel 2005, il CSSC, d'intesa con la presidenza nazionale Fidae, con le presidenze Fidae delle regioni Campania, Lazio, Liguria, Puglia, Sicilia, Toscana e Veneto e con gli istituti Fidae che hanno acconsentito, ha avviato per il 2005-06 la sperimentazione di un'azione di monitoraggio in vista della autovalutazione e della certificazione Il progetto ha messo in evidenza punti di forza e criticità che hanno suggerito di realizzare negli anni 2007-08, 2008-2009 con un finanziamento Fonder, un piano di formazione del personale dirigente e docente della Fidae attraverso la diffusione di una cultura della qualità e della valutazione. Il soggetto attuatore è la Fidae e i partner dell'intervento sono l'Agilabor e il CSSC. Sono stati attivati 17 corsi di formazione a livello nazionale ( Veneto-Friuli-Liguria-Piemonte-Lombardia-Toscana-Lazio-Campania-Calabria-Puglia-Sicilia) per un totale circa di 100 istituti e 300 iscritti tra dirigenti e docenti di scuola cattolica.
C'è infine l'intento di coordinare tutte le precedenti prospettive proiettandole in direzione di un evento simbolo, un terzo convegno della scuola cattolica (o iniziativa analoga) che esprima il quadro complessivo dell'identità della scuola cattolica per la crescita della società italiana e che quindi sia capace di mostrare la ricaduta del religioso nel civile e la capacità di educazione politica della società da parte dell'educativo scolastico.
[1]La composizione del Comitato Tecnico e ora comprende i seguenti membri: Cesare Bissoli, †Giorgio Bocca, Michele Colasanto, Maria Luisa De Natale, Carmela Di Agresti, Guglielmo Malizia, Agostino Montan, Dario Nicoli, Zelindo Trenti, Sira Serenella Macchietti, Giuseppe Zanniello.