7/Sono un'insegnante elementare con il titolo di specializzazione polivalente.Ritorno quest'anno scolastico, con l'assegnazione provvisoria, ad insegnare nella stessa scuola elementare di l'anno scorso. E' un Istituto Comprensivo che accoglie 4 bambini diversamente abili:uno nella scuola materna, due nella scuola elementare e uno nella scuola media, tutti di una certa gravità.Vorrei sapere se è giusto che gli incontri col gruppo H vengano fatti in orario scolastico :oltre agli insegnanti di sostegno (che sono 4) sono presenti anche docenti curriculari che devono lasciare la classe per circa due ma anche tre ore con tutti i disagi che ne derivano.Io sapevo di 10 ore di incontri col gruppo H da effettuarsi in orario extrascolastico e con la retribuzione per i docenti coinvolti.Vale ciò per questo Istituto Comprensivo??? Può dire che non ci sono soldi nel Fondo di Istituto per questa finalità?
Chiedo ancora un'altra delucidazione. sempre in questa scuola non c'è un docente incaricato di coordinare questi incontri : ogni volta è un "passaparola" tra noi docenti di sostegno e qualcuno di noi deve anche , di sua iniziativa, contattare qualcuno dell'èquipe per fissare o confermare un incontro. Vorei sapere se questo incarico potrebbe spettare ad una Funzione Obiettivo...
Alla elaborazione del Profilo dinamico funzionale e degli interventi educativi seguono verifiche (GLH), ¿se possibile con frequenza trimestrale (entro ottobre-novembre, entro febbraio-marzo, entro maggio-giugno)¿ (Atto di indirizzo, D.P.R. 24-2-94 art. 6)
A tali verifiche partecipano i soggetti indicati al c. 6 art. 12 legge 104/92: operatori delle USL e della scuola, famiglie. (Atto di indirizzo, D.P.R. 24-2-94 art. 6). La normativa non prevede quando.
D.M. n. 122 dell¿11 aprile 1994 ¿ Gruppo di lavoro Interistituzionale Provinciale ¿ GLIP ¿ ex art. 15 della legge 5 febbraio 1992, n. 104.
Art. 8 ¿ Gruppi di studio e di lavoro di Circolo e d¿Istituto.
I gruppi di studio e di lavoro di Circolo e d¿istituto, previsti dall¿art. 15, comma 2, della legge n. 104/92, sono costituiti a cura del Capo d¿Istituto, sentiti il Consiglio di Circolo o d¿Istituto ed il Collegio dei Docenti.
Nella costituzione e nella promozione delle attività dei gruppi di studio e di lavoro di cui al comma precedente, il capo d¿Istituto tiene conto delle particolari esigenze espresse nel territorio e nella scuola, avendo cura di integrare comunque l¿attività dei predetti Gruppi di studio e di lavoro con quella di analoghe aggregazione preesistenti nel circolo o istituto, al fine di non disperdere in ogni caso le eventuali esperienze efficacemente condotte e consolidate.
Figure obiettivo¿ nelle scuole autonome
La C.M. n.204/2000 ha dettato disposizioni sul funzionamento delle ¿figure obiettivo¿, che possono considerarsi ormai norme a regime valide per ogni anno.In base a Contratto Collettivo Nazionale ogni scuola deve avere almeno un docente impegnato nello svolgimento di una delle seguenti attività:
- attuazione del Piano dell¿Offerta Formativa
- sostegno all¿attività formativa dei docenti della scuola
- sostegno alla qualità di formazione degli studenti;
- sostegno alle attività scolastiche ed extra-scolastiche in collegamento con gli Enti Locali ed altri soggetti esterni alla scuola.
Sulla base di accordi sindacali decentrati e di disponibilità di bilancio, le singole scuole possono anche istituire ulteriori ¿figure obiettivo¿.Sulla base delle indicazioni fissate nel P.O.F. (Piano dell¿Offerta Formativa), i collegi dei docenti (nelle scuole comprensive il collegio costituito dai docenti di tutte le scuole che le compongono) individuano quali ¿figure obiettivo¿ istituire, avvalendosi dei finanziamenti ricevuti dal Ministero.Procedono quindi a deliberare i requisiti culturali e professionali richiesti per l¿espletamento delle attivitàche ciascuna ¿figura obiettivo¿ deve svolgere. Gli aspiranti presentano domanda nei tempi fissati.
I vincitori debbono impegnarsi a frequentare appositi corsi di aggiornamento ed a svolgere le attività al di fuori dell¿orario delle lezioni. Spetta loro un apposito compenso aggiuntivo.
Le attività di ogni ¿figura obiettivo¿ debbono sicuramente riguardare anche ambiti concernenti l¿integrazione scolastica. Si pensi ad esempio all¿accoglienza degli alunni con handicap per la prima ¿figura obiettivo¿. Si pensi per la seconda ¿figura obiettivo¿ all¿aggiornamento sull¿integrazione scolastica rivolto ai docenti curricolari, ai corsi di alta qualificazione rivolti agli insegnanti delle attività di sostegno, ai brevi corsi di aggiornamento per i collaboratori scolastici ai quali venga assegnato dal capo di istituto il compito aggiuntivo (con conseguente premio incentivante) dell¿assistenza igienica e per gli spostamenti degli alunni con handicap. Si pensi per la terza ¿figura obiettivo¿ alla collaborazione per la formulazione di percorsi educativi differenziati per alunni con handicap in situazione di gravità.