CENTRO STUDI PER LA SCUOLA CATTOLICA

dalla FAQ 82-87

82. Il portfolio è stato organizzato in tre sezioni, dentro le quali sono indicate diverse voci. È obbligatorio mantenere le voci dentro la specifica sezione, o è possibile spostarle in una delle altre due sezioni? In ordine al documento di valutazione: per ogni disciplina c'è la possibilità di mettere gli obiettivi formativi elaborati dal Collegio […]
4 Aprile 2007


82. Il portfolio è stato organizzato in tre sezioni, dentro le quali sono indicate diverse voci.

È obbligatorio mantenere le voci dentro la specifica sezione, o è possibile spostarle in una

delle altre due sezioni? In ordine al documento di valutazione: per ogni disciplina c'è la possibilità di mettere gli obiettivi formativi elaborati dal Collegio Docenti, anziché gli OSA suggeriti?

 

È corretto e possibile che l'ordine che ciascuna scuola vuole dare alle diverse voci del portfolio sia frutto di progettazione che risponde a esigenze di funzionalità soggettivamente individuate. Pertanto le voci delle sezioni possono essere diversamente articolate all'interno del portfolio. Gli obiettivi formativi, nella logica delle personalizzazione dei piani di studio, non vengono definiti a livello di collegio dei docenti, ma sono individuati ed espressi dall'équipe pedagogica.

 



83. Nel documento di valutazione sono previsti due spazi per valutare le attività facoltative fatte dagli alunni oltre le ore obbligatorie. L'offerta della nostra scuola è di 33 ore delle quali sei sono ore facoltative. Pur accorpando le due ore di educazione tecnica, servono in ogni modo cinque spazi. Dove mettere la valutazione di tutte le ore facoltative seguite dall'alunno?

 

Il quesito ci consente di chiarire ancora una volta il senso proprio della non modificabilità. Il vincolo posto riguarda la sostanza più che la forma. Spazi, grafica e assestamento delle parti non sono elementi soggetti a vincolo e, pertanto, non modificabili. Sono invece sostanzialmente vincolanti e non modificabili gli elementi strutturali del documento di valutazione, come chiaramente esplicitato nella FAQ n. 69. Sulla questione degli spazi riservati nella modulistica alle attività/insegnamenti facoltativi e opzionali, oltre a richiamare quanto detto sopra, si rinvia alla FAQ n. 68.

 



84. Si chiede se si può per l'anno in corso consegnare agli alunni la scheda di valutazione

così come deliberata nel Collegio dei docenti dello scorso giugno 2005.

 

È una domanda in astratto che non può avere risposta se non in termini molto generici. Quel modello di "scheda" deliberato contiene tutti gli elementi sostanziali già previsti dalla normativa e che la circolare n. 84 ha solamente richiamato vincolando le scuole, per rispetto delle norma, a comprenderli nel documento di valutazione? Se sì, la delibera del collegio, anche se datata, è pienamente applicabile. Se no, va rivista e opportunamente integrata. Per essere esaustivi si rinvia alla precedente FAQ. N. 83 e a quelle richiamate al suo interno.

 



85. Il portfolio per gli alunni della scuola dell'infanzia deve essere compilato solo per i bimbi di 5 anni o anche per quelli di 3 e 4?

 

Il portfolio nella scuola dell'infanzia riguarda tutti i bambini in essa accolti, senza distinzione di età. Tuttavia le stesse Indicazioni nazionali (allegato A al decreto legislativo n. 59/2004) evidenziano più volte l'importanza del portfolio nell'ultimo anno della scuola dell'infanzia e nella fase che precede il passaggio alla scuola primaria. A parte questa specifica considerazione riferita ai bambini di 5 anni, in via generale le Indicazioni nazionali riportano per la compilazione del portfolio i seguenti elementi, oltre alla più volte ricordata attività di osservazione sistematica sul bambino:

La Scuola dell'Infanzia accompagna ciascun bambino con un apposito Portfolio (o cartella) delle

competenze a mano a mano sviluppate, che comprende:

1. una descrizione essenziale dei percorsi seguiti e dei progressi educativi raggiunti;

2. una documentazione regolare, ancorché significativa, di elaborati che offra indicazioni di

orientamento fondate sulle risorse, i modi e i tempi dell'apprendimento, gli interessi, le attitudini e le aspirazioni personali dei bambini.

 



86. Mi piace molto il lavoro che state svolgendo in merito alle Faq. Io ho scritto 6 quesiti su vari aspetti che non mi sembravano precisati nelle risposte già pubblicate e solo 2 hanno trovato risposta. Purtroppo, nel mio istituto c'è un clima poco sereno a causa delle

interpretazioni contrastanti in merito ai modi di applicare la circ. 84. Le vostre risposte sono l'unica fonte di autorevolezza per tacitare gli animi. Ma alcuni colleghi ed anche il dirigente mi hanno provocatoriamente chiesto: ?Ma chi c'è dietro quelle risposte? chi dà

autorevolezza??. Non sarebbe possibile conoscere la fonte cioè le persone che si stanno adoperando per fornire indirizzi normativi ed applicativi più precisi?

 

Ringraziamo per l?apprezzamento e ci auguriamo che il nostro lavoro sia effettivamente di aiuto e di orientamento a chi ci legge. Dei quesiti trasmessi una parte evidentemente non ci è pervenuta, come successo ad altri quesiti, per questioni tecniche dovute soprattutto al filtro di sicurezza per l?accesso telematico. Per la precisione, questo è il quinto da Lei inviato. Cogliamo l?occasione per precisare che sono molti i quesiti pervenuti e non ancora evasi, per i quali contiamo comunque di fornire risposta il più presto possibile. Il servizio di FAQ è gestito esclusivamente da personale della Direzione Generale degli ordinamenti scolastici del ministero, senza alcun apporto esterno, come sembra un po? maliziosamente sottintendere la domanda. L?autorevolezza (se c?è) delle risposte ci viene dalla conoscenza delle disposizioni che noi cerchiamo di interpretare nello spirito più che nella forma, preoccupandoci di leggerle e riferirle all?insieme del contesto normativo secondo le finalità delle norme e della riforma.

 



87. Il documento di valutazione deve essere compilato alla fine di ogni anno scolastico, per tutte le classi o soltanto alla fine della prima, della terza e della quinta della Scuola

Primaria?

 

Pur essendovi un?articolazione della scuola primaria in un primo anno e in due successivi periodi didattici biennali, che potrebbero far ritenere che anche la valutazione abbia una parallela scansione, la valutazione degli apprendimenti e del comportamento, come prevede l?art. 8 del decreto legislativo n. 59/2004, è invece periodica e annuale. Tuttavia è bene ricordare che tale valutazione ha una valenza diversa a seconda che si riferisca al passaggio da un periodo all?altro oppure all?ammissione alla classe successiva all?interno del medesimo periodo. In questo ultimo caso ? ammissione alla classe successiva all?interno del medesimo periodo (cioè dalla seconda alla terza classe e dalla quarta alla quinta) ? l?eventuale decisione di non ammissione deve essere assunta dai docenti dell?équipe pedagogica all'unanimità e solamente in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione. In caso di passaggio al periodo successivo (dalla prima alla seconda classe, dalla terza alla quarta e dalla quinta al primo anno della secondaria di I grado) non è invece prevista l?eccezionalità del non passaggio né la conseguente unanimità di decisione da parte dei docenti dell?équipe pedagogica. È bene ricordare che l?avvenuta abrogazione dell?art. 145 del Testo Unico (decreto legislativo n. 297/1994) non prevede più che sia il consiglio di interclasse a deliberare in ordine alla eventuale non ammissione dell?alunno alla classe successiva, bensì i soli docenti dell?équipe pedagogica.