66. Il nostro istituto non ha formalizzato una versione di portfolio, sebbene voi abbiate detto in una faq che questa decisione fosse illegittima. Abbiamo però prodotto una versione di scheda di valutazione coordinata dalla prima primaria alla seconda secondaria. Ora, con le nuove indicazioni giunte alla fine di novembre si dovrebbe prendere atto e procedere a decisioni operative e pratiche che attualmente non esistono. I colleghi della secondaria sono orientati a compilare la casella del giudizio sintetico sostenendo che la casella degli apprendimenti attesi è facoltativa, quindi non la riempirebbero. I colleghi della primaria sostengono che negli apprendimenti attesi si potrebbero trascrivere gli obiettivi
specifici già selezionati l'anno precedente. Io sono anche un genitore di questo istituto, e sostengo che la casella degli apprendimenti attesi è la parte più seria del documento di valutazione poiché deve comunicare a me genitore sulla base di quale aspettativa il docente ha espresso quel giudizio su mio figlio, e pertanto quella casella rappresenta l'esplicitazione trasparente della personalizzazione del percorso educativo previsto e realizzato con mio figlio. Quindi, non è possibile che l'intero istituto decida lo stesso apprendimento atteso uguale per tutti gli allievi in quella specifica disciplina, sarebbe tradire la filosofia portante della Riforma. Stesso discorso vale per gli obiettivi formativi. Se le caselle degli apprendimenti attesi vanno compilate personalmente dal docente di ciascuna disciplina, gli obiettivi formativi sono trasversali e interdisciplinari, hanno stretto legame con la maturazione delle competenze attese a fine ciclo, e rappresentano la spina dorsale delle unità d'apprendimento. Questi però non sono espressione del singolo docente ma della elaborazione concordata dell'equipe docente che lavora con mio figlio. Ancora una volta, questi non possono essere uguali per tutte le classi uguali dell'istituto ma si devono riferire alla particolare personalità/potenzialità di mio figlio. Ed in base anche a questi vanno individuate le attività facoltative opzionali che arricchiscano oppure indirizzino al recupero. Sono molto contestata per questa interpretazione, ed il Dirigente Scolastico non intende convocare un collegio docenti per prendere decisioni chiare in proposito. Come si potranno comportare i singoli docenti volendo essere in regola con l'obbligatorietà ma non potendo operare da soli mancando le procedure (chi fa cosa e quando e su quale documento)?
Per l'obbligo, già dallo scorso anno, di adottare il portfolio delle competenze rinviamo alla FAQ n. 1. Per quanto riguarda invece il documento di valutazione - che è soltanto una parte del portfolio ? facciamo nostre completamente tutte le sue considerazioni e le interpretazioni date al complesso della normativa.
Aggiungiamo solamente una nostra puntualizzazione. Per gli indicatori di apprendimento nella modulistica si sono presentati degli esempi (da qui l'aspetto facoltativo) rimettendo comunque agli insegnanti l'obbligo di definirli in proprio, attingendo dagli Osa delle Indicazioni nazionali, secondo il Piano di studi delineato, con facoltà anche di optare per macro indicatori desunti sempre dagli Osa. Per corrispondere meglio alla scelta il più possibile personalizzata, quest'anno sono stati distinti, sempre negli esempi, gli indicatori di apprendimento del primo anno della primaria da quelli del primo periodo.
67. Mi sembra che per la scuola dell'infanzia il portfolio preveda soltanto osservazioni e nient'altro. Non è troppo poco?
Se fosse così, sarebbe davvero troppo poco. La risposta alla sua preoccupazione la può trovare nella sezione B della modulistica allegata alla circolare n. 84, dove, oltre alla registrazione delle osservazioni sul bambino, sono obbligatoriamente previsti (e autonomamente strutturabili): documentazione significativa delle attività educative e didattiche svolte dal bambino, documentazione dei processi di maturazione personale del bambino e osservazioni dei docenti, modalità di partecipazione/autovalutazione del bambino, modalità della cooperazione delle famiglie al processo educativo dell'alunno. Per completezza, la rinviamo alla lettura della FAQ n. 65 non ancora messa in
linea al momento dell'invio del quesito.
68. Nel documento di valutazione sono previste solamente due righe per gli insegnamenti e le attività opzionali. Si possono inserire altre righe? Ad esempio una per ogni attività? L'eventuale inserimento modifica la "struttura predefinita"? Si tenga conto che le attività facoltative opzionali sono 3 (tre) per la scuola primaria, 6 (sei) per la scuola secondaria di primo grado.
Altri quesiti hanno posto lo stesso interrogativo a cui la risposta per l'eventuale inserimento di altre righe per accogliere attività e insegnamenti è ovviamente positiva. Si possono aggiungere certamente altre righe, senza che ciò comporti modifica della struttura predefinita. Tuttavia occorre, prima di decidere, fare anche una piccola riflessione. Le attività/insegnamenti opzionali non sono tre per la primaria e sei per la secondaria di I grado. Sono
tre e sei le ore, non le attività, con la conseguenza, molto probabile, che un'attività opzionale, da sola, assorba buona parte dell'orario disponibile, attenuando l'esigenza di altri spazi nel documento di valutazione. Inoltre, quando si tratta di approfondimento e arricchimento disciplinare, la valutazione è già compresa nella disciplina. Solamente in presenza di una disciplina nuova (ad esempio e per assurdo, l'insegnamento del cinese) lo spazio deve essere utilizzato anche per l'insegnamento di una disciplina, oltre che per la partecipazione ad una attività particolare. A ben guardare, gli spazi predisposti dalla modulistica forse possono bastare, senza altre aggiunte.
69. Si chiede se si può adottare un modello di portfolio con struttura diversa da quella
ministeriale, relativamente alla scheda di valutazione, che comunque contenga tutti gli
elementi previsti dalla scheda di valutazione proposta.
Nelle note che accompagnano questo servizio di FAQ, a proposito delle parti obbligatorie e predefinite del portfolio, tra cui è compreso il documento di valutazione, si parla di sostanzialmente vincolante. In quel sostanzialmente può stare la risposta - affermativa - alla domanda posta. Il documento di valutazione deve comprendere, oltre ai dati identificativi della scuola e dell'alunno (come da frontespizio del modello) questi elementi sostanziali e ineludibili:
- le discipline da valutare (discipline che non possono che essere quelle individuate dalle Indicazioni nazionali e dagli Obiettivi specifici di apprendimento); - gli indicatori di apprendimento che connotano la disciplina e che vanno desunti dagli Osa (cfr. FAQ n. 37);
- il comportamento come oggetto di valutazione;
- il giudizio sintetico (secondo la scala indicata) oppure un giudizio analitico per gli indicatori della
disciplina;
- gli insegnamenti obbligatori e opzionali;
- gli insegnamenti/attività facoltativi e opzionali.
- i soggetti valutatori.
Se questi elementi sostanziali che derivano da disposizioni legislative sono tutti compresi nel documento di valutazione dell'istituzione scolastica, la modifica apportata alla modulistica ministeriale è possibile e corretta.
71. Dalla lettura della circolare n. 84 non si evince con chiarezza se la certificazione della
competenze al termine del primo ciclo di istruzione - terzo anno della secondaria di I grado -
debba essere rilasciata già da questo anno scolastico oppure al termine del 2006-2007,
quando anche le classi del terzo anno di corso saranno tutte a riforma.
Per questo anno scolastico il portfolio e tutte le documentazioni e certificazioni in esso incluse sono previste solamente per le classi attualmente a riforma. Le attuali terze classi dell'ex-scuola media non sono, pertanto, tenute ad avvalersi del portfolio, a conformarsi al nuovo documento di valutazione e ad attivare la certificazione delle competenze, essendo regolate attualmente dalle disposizioni del precedente ordinamento.