CENTRO STUDI PER LA SCUOLA CATTOLICA

dalla FAQ 43 – 51

43. Nel contratto di lavoro degli insegnanti non è previsto nulla sugli impegni relativi alla compilazione del portfolio e non mi risulta che vi sia stata una apposita trattativa contrattuale sull'argomento. Perché dovremmo farci carico di questo impegno lavorativo aggiuntivo?   Si potrebbe rispondere che il portfolio è obbligatorio e che l'adempimento è dovuto in […]
4 Aprile 2007


43. Nel contratto di lavoro degli insegnanti non è previsto nulla sugli impegni relativi alla compilazione del portfolio e non mi risulta che vi sia stata una apposita trattativa contrattuale sull'argomento. Perché dovremmo farci carico di questo impegno lavorativo aggiuntivo?

 

Si potrebbe rispondere che il portfolio è obbligatorio e che l'adempimento è dovuto in forza della disposizione prescrittiva, ma ci sembrerebbe un modo formale, anche se pienamente legittimo, preludere il problema che ha  anche natura contrattuale. A dir la verità, relativamente agli obblighi di servizio degli insegnanti, è proprio il CCNL 2002-2005 che contiene la risposta alla domanda. L'art. 27 (attività funzionali all'insegnamento) recita infatti: L'attività funzionale all'insegnamento è costituita da ogni impegno inerente alla funzione docente previsto dai diversi ordinamenti scolastici. Essa comprende tutte le attività, anche a carattere collegiale, di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione, documentazione, aggiornamento e formazione, compresa la preparazione dei lavori degli organi collegiali, la partecipazione alle riunioni e l'attuazione delle delibere adottate dai predetti organi.

 



45. Ho letto uno strano titolo su un giornale di questi giorni: "Il ministero ci ripensa e ritornano le pagelle". È forse stata sospesa la circolare n. 84 sul portfolio ed è in arrivo un'altra disposizione?

 

Il titolo, improprio e inesatto, ha tratto in inganno diversi lettori, facendo pensare ad una novità successiva all'emanazione delle linee guida sul portfolio dello scorso mese di novembre. Pur con qualche inesattezza, l'articolo informa tardivamente dell'esistenza del portfolio e della pubblicazione della circolare n. 84 del 10 novembre, soffermandosi soprattutto sul documento di valutazione che chiama "pagella", anche se tale strumento, evocativo dei voti, è scomparso dagli anni '70 dalle scuole del primo ciclo di istruzione. Un modo discutibile per attirare l'attenzione.

 


 

46. Visto che la Circolare n. 84 che dà le linee guida per la definizione e l'impiego del Portfolio è stata emanata in data 10 novembre 2005, quindi ad anno scolastico già abbondantemente inoltrato, moltissime scuole hanno già provveduto ad acquistare, presso le varie case editrici, modelli di Portfolio già predisposti e stampati. Si chiede se è possibile, solo per quest'anno scolastico, integrare i modelli già in possesso delle scuole con altri fascicoletti separati che, pur non costituendo un unico fascicolo con il Portfolio di cui la Scuola è in possesso, potranno essere considerati parte integrante di esso.

 

Certamente sì. È questo, infatti il senso della deroga contenuta nella premessa della circolare n. 84/2005, che, tuttavia, chiede che gli adattamenti avvengano nel rispetto dei principi e delle finalità che caratterizzano l'impiego del Portfolio. Poiché quest'anno il Portfolio include anche il documento di valutazione che in passato veniva predisposto a parte, vi sono le condizioni e il tempo per provvedere invece alla predisposizione di questo documento  nei termini indicati dalla circolare e dalla modulistica, cioè in modo sostanzialmente conforme al modello indicato.

 



47. Alcune colleghe della mia scuola sostengono che il portfolio per la scuola dell'infanzia non sia obbligatorio. E' vero?

 

Il Portfolio delle competenze è obbligatorio sia per la scuola dell'infanzia sia per le scuole del 1° ciclo di istruzione, con la sola esclusione, per questo anno scolastico, delle classi del terzo anno della scuola secondaria di I grado. Per la scuola dell'infanzia, a differenza di quanto previsto per le scuole del 1° ciclo di istruzione, non è previsto l'obbligo di adottare modelli predefiniti, in quanto questo settore non è interessato a documenti formali di valutazione, certificazione di competenze, attestati ecc. La scuola dell'infanzia, tuttavia, ha l'obbligo di definire, pur con strutturazione definita autonomamente, i  documenti di cui alla sezione B della modulistica allegata alla circolare n. 84/2005, come ricordato nella FAQ n. 34.

 



48. Sono un'insegnante della scuola dell'infanzia vorrei sapere se siamo tenute a compilare il portfolio anche se io so di si, ma vorrei rispondere alle mie colleghe, che dicono che non siamo obbligate, e so che c'è una sentenza del T.A.R. Grazie

 

L'obbligo di compilazione del portfolio delle competenze c'era già dallo scorso anno. Anche per la scuola dell'infanzia, come ricordato nella FAQ n. 47. Non conosciamo sentenze del TAR che possano affermare l'assenza di un obbligo previsto da disposizioni normative. Si faccia dire dalle colleghe quali sono gli estremi della sentenza.

 



49. Sono un'insegnante di scuola primaria che ha attuato la sperimentazione di tutti gli oggetti della riforma (compreso il portfolio) già col D.M. 100/02 e che pertanto ha già adottato un modello di portfolio attualmente in fase di revisione alla luce della C.M. 84/05. Due le domande.

a)     Nella revisione del portfolio è necessario rispettare la sequenza logica presentata nel modello ministeriale, oppure è possibile prevedere una differente sequenza che, a nostro giudizio, potrebbe una maggiore funzionalità dello strumento?

b)     Perché al termine della scuola primaria sono previsti due strumenti valutativi: il D.V.A. e la  certificazione delle competenze. Non sarebbe più utile prevedere solo la seconda che rappresenta una valutazione di competenze nate dall'incontro tra conoscenze e abilità (cui gli OSA si riferiscono) apprese anche l'ultimo anno del II biennio?

 

La sequenza indicata nella modulistica allegata alla circolare n. 84 ha considerato criteri logici e procedurali del tutto soggettivi. Certamente la scuola può adottare altro tipo di sequenza. L'osservazione circa l'inutilità del documenti di valutazione nell'ultimo anno di scuola primaria stante la certificazione delle competenze ha un suo parziale fondamento, ma occorre considerare che mentre la certificazione delle competenze è unica e conclusiva, il documento di valutazione, anche per l'ultimo anno di corso, ha una articolazione periodica (trimestre/quadrimestre) e soltanto nella valutazione finale può identificarsi parzialmente con la certificazione.

 



51. Parlando sulla compilazione del portfolio la circolare 84 definisce necessario"disporre di tempi lunghi per poter procedere ad una certificazione affidabile", in considerazione di quanto esposto può un Collegio Docenti deliberare di utilizzare l'anno in corso per cominciare la rilevazione e passare alla compilazione vera e propria nel 2006/07? Può il Dirigente Scolastico obbligare i Docenti alla compilazione del portfolio nonostante la delibera del Collegio?

 

Sono due le questioni sollevate dal quesito: la modalità di attuazione del portfolio e l'ambito del potere del collegio dei docenti. Consideriamo preliminarmente questo secondo problema identificato dalla domanda finale circa l'intervento del dirigente scolastico contro la delibera del collegio. Il collegio docenti ha potere decisionale limitatamente alle competenze assegnate dalla legge e non può certamente decidere sull'applicazione di disposizioni legislative, in nome dell'autonomia. Un collegio che non condivida eventualmente il merito di una disposizione normativa non può ritenersi in diritto di non darvi applicazione. Si tratta di una questione elementare che va ben oltre i problemi di attuazione della riforma di cui alla legge 53/2003 e vale in ogni tempo e per ogni riforma. Al collegio dei docenti non spetta il potere di decidere se dare attuazione, ma come dare attuazione alla norma. E il come è indicato dal Regolamento per l'autonomia scolastica (DPR 275/1999) agli articoli 4 (autonomia didattica) e 5 (autonomia organizzativa). Una delibera come quella indicata nel quesito è nulla per vizio assoluto di competenza, e il dirigente scolastico ha l'obbligo di ignorarla. Per quanto riguarda la prima domanda, che è relativa alla certificazione delle competenze (non al portfolio nel sue insieme), si rinvia alla FAQ n. 32 e si conferma che, pur obbligata per le classi quinte della scuola primaria già dal corrente anno scolastico, la determinazione della certificazione può avvenire in termini aperti e flessibili, in modo da consentire di pervenire, dal prossimo anno 2006-2007, ad una condizione "sperimentata" e verificata.