CENTRO STUDI PER LA SCUOLA CATTOLICA

dalla FAQ 123 – 126

123. Sono un insegnante di scuola media e vi chiedo gentilmente se mi potete chiarire cosa sono veramente i LARSA perché a tal proposito si dice di tutto e di più, e ciò non fa che accrescere il caos nelle nostri menti, non sapendo più come agire e impostare il nostro lavoro. In particolare chiedo, […]
4 Aprile 2007


123. Sono un insegnante di scuola media e vi chiedo gentilmente se mi potete chiarire cosa sono veramente i LARSA perché a tal proposito si dice di tutto e di più, e ciò non fa che accrescere il caos nelle nostri menti, non sapendo più come agire e impostare il nostro lavoro. In particolare chiedo, i Larsa sono o no dei laboratori di recupero, sostegno e ampliamento disciplinare o multidisciplinare, da inserire come attività opzionali, dove ogni insegnante può liberamente utilizzare varie strategie e varie attività? Come devono essere valutate i LARSA, dentro le ore opzionali o come delle attività legate alla disciplina, e chiaramente non sarebbero più attività opzionale. Come deve documentare un insegnante un LARSA? Con un progetto a parte?

Vi ringrazio anticipatamente della vostra risposta.

 

Nella fase di primo avvio sperimentale della riforma, prima ancora che la legge 53/2003 fosse approvata, le commissioni di esperti impegnati nella predisposizione di quelle che sarebbero diventate le Indicazioni nazionali, elaborarono delle ?Raccomandazioni? (solo per la scuola dell?infanzia e per la scuola primaria) che fornivano chiarimenti e suggerimenti per una efficace interpretazione e applicazione delle Indicazioni stesse. Nel paragrafo riservato ai laboratori vennero previsti anche i Larsa (Laboratorio di Recupero e Sviluppo degli Apprendimenti). Poiché le ?Raccomandazioni? non sono mai state formalizzate in uno specifico atto amministrativo, sono state archiviate come semplice documento istruttorio e, con esse, si è perso il riferimento ai LARSA, anche se questi ultimi, nei fatti, possono esistere, sotto altro nome. È certamente corretta l?interpretazione che ne viene data nel quesito per attività di recupero e sviluppo degli apprendimenti. In base alla organizzazione della scuola tali attività di recupero possono avvenire sia in orario obbligatorio che in orario facoltativo opzionale. Presumendo che quelle attività siano di rinforzo agli apprendimenti disciplinari, la valutazione degli esiti conseguiti deve intendersi già compresa nella valutazione delle stesse discipline. La menzione del progetto Larsa può essere registrata nel portfolio.

 



124. Atteso che il Portfolio è strumento essenzialmente didattico-formativo e che il Collegio dei Docenti è "in primis" il luogo in cui è pensata la sua impostazione e la sua elaborazione in funzione degli Obiettivi Formativi stabiliti, tuttavia tanti sono gli aspetti che ad esso afferiscono, dal didattico al formativo al relazionale all'organizzativo al funzionale all'amministrativo.

In che modo e in che tempi il Consiglio di Istituto interviene, per quanto di propria

competenza, alla definizione di questo importante strumento di lavoro che la scuola si

costruisce per adempiere in pieno al proprio compito formativo?

 

Il portfolio è uno strumento di natura squisitamente didattico-formativa e, giustamente, è assoggettato alle decisioni dell?organo collegiale che ha specifica competenza in materia, cioè il collegio dei docenti. Il consiglio di istituto può essere coinvolto nella predisposizione di questo strumento per gli aspetti amministrativi e finanziari, e può, inoltre, esprimere proprie considerazioni in merito, all?interno del proprio parere sull?andamento generale e didattico dell?istituto.

 



125. Sono la mamma di una bimba nata il 10/06/2001 che sta frequentando il secondo anno di scuola materna nella scuola statale di ?.

La mia bimba attualmente, avendo un fratellino in prima elementare sta imparando a

leggere, e mi chiede in continuazione quando potrà andare a scuola.

La sua scolarizzazione è cominciata a soli 2 anni frequentando una scuola materna privata con classe mista, dove si era subito integrata con il gruppo.

Oggi mi trovo con la nuova legge a vedere entrare a scuola per l?anno scolastico 2006/2007 bimbi di un mese e 10 giorni più grandi di lei.

Ma a lei non è permesso, ho provato a discuterne con la direttrice dell?istituto.

Il portfolio dovrebbe descrivere il bambino e far capire chi può essere inserito o meno in

prima elementare e mi sembra riduttivo giudicare solo in base all?età.

Ho letto che in caso di domanda di iscrizione entro i termini di età l?istituto deve accettare il bambino; questo significa che io posso fare domanda e lasciare al consiglio di istituto la

facoltà di decidere o non posso neanche inoltrare la richiesta?

 

Il portfolio nella scuola dell?infanzia può certamente raccogliere elementi utili per orientare le scelte future della famiglia verso la scuola primaria. Considerato che, oltre l?obbligo, vi è una facoltà di iscrizione anticipata, gli elementi raccolti nel portfolio del bambino nella scuola dell?infanzia possono aiutare tale scelta. Questa facoltà è riservata per legge ad una fascia di bambini che compiono sei anni entro il 30 aprile dell?anno di riferimento. Sua figlia, nata dopo tale data, non ha diritto di ammissione anticipata alla scuola primaria. Il consiglio di istituto non ha alcuna facoltà di decisione discrezionale sull?accoglimento di una richiesta specificamente non prevista dalla legge. Si metta il cuore in pace e faccia a vivere a Sua figlia, come un gioco e senza forzature, l?interesse e la prima conquista dell?alfabetizzazione.

 



126. Le ragioni della pausa del servizio FAQ

 

Il servizio delle FAQ sul portfolio si ripresenta dopo una breve pausa, determinata innanzitutto da una riflessione sulle esperienze condotte in questa prima fase di applicazione della circolare n. 84/2005 alla luce delle prime valutazioni emerse dal territorio e anche dai numerosi quesiti inviati a questo servizio di FAQ. Vi è stato successivamente anche il particolare evento della ordinanza di parziale sospensiva del Tar del Lazio che ha determinato un?ulteriore riconsiderazione di taluni aspetti della stessa circolare n. 84. Per tutto ciò la Direzione generale per gli Ordinamenti di questo Ministero ha ritenuto opportuno fornire chiarimenti e integrazioni con specifiche note emanate rispettivamente con prot. n. 1019 del 3 febbraio 2006 e prot. n. 1196 del 9 febbraio 2006. Si rinvia pertanto alla lettura e all?esame delle suddette note che, tra l?altro, possono servire indubbiamente come risposte nei confronti di diversi quesiti pendenti. Conseguentemente questo servizio di FAQ verrà aggiornato prossimamente in presenza di situazioni particolarmente significative.